L’osteopatia è una terapia incentrata sulla salute della persona. Oltre ad essere una terapia benefica è anche una forma di arte e come tale ogni osteopata la interpreta in modo personale. Utilizza come strumento terapeutico esclusivamente le mani. Infatti, attraverso lo sviluppo della sensibilità delle mani, l’osteopata riesce a percepire le alterazioni dei tessuti che limitano la fisiologica mobilità delle strutture corporee, potenzialmente cause di dolore. Attraverso varie tipi di tecniche, si interviene su disturbi che interessano non solo l’apparato muscolo-scheletrico, ma anche il cranio (cefalee, vertigini…) e i visceri (reflusso gastro-esofageo, stitichezza…). Non ha limiti di età per cui è indicata dai primi giorni di vita fino alla terza età.

 

La storia

E’ una medicina relativamente giovane, nata negli Stati Uniti d’America nel 1874, grazie a un giovane medico chirurgo, Andrew Taylor Still. Egli, scoraggiato dalla medicina dell’epoca, costituita per lo più da alcol e piante, in seguito alla dolorosa perdita di due figli per meningite, decise di rimettersi a studiare il corpo umano soffermandosi in particolare su anatomia e fisiologia. Accumula una quantità importante di nozioni e, partendo da un’intuizione, ovvero la capacità dell’organismo di auto-guarire, sviluppa l’embrione di quella che oggi è conosciuta come osteopatia. In poco tempo la sua reputazione fa il giro di tutto il Missouri ed il suo ambulatorio si riempie tanto da far nascere la necessità di formare nuovi operatori. In questo modo nel 1892 fonda la prima scuola di osteopatia (American School of Osteopathy). Il numero di pazienti crebbe in così poco tempo che la ferrovia implementò 4 treni passeggeri al giorno con tariffe ridotte per i pazienti della clinica. Nel 2002 è stata riconosciuta dall’OMS (organizzazione mondiale della sanità) e nel 2017 è diventata professione sanitaria in Italia.

I meccanismi

L’osteopatia agisce sul corpo tenendo conto della sua complessità e delle relazioni bi-direzionali tra corpo, mente e spirito. Studia il corpo umano in ogni sua parte e come esse si relazionano tra loro, cercando di trovare quale segmento corporeo sta influenzando negativamente tutto il resto. Partendo dall’elemento che condiziona la fisiologia dei tessuti corporei, l’osteopata ripercorre a ritroso tutti gli “aggiustamenti” che ha dovuto attuare l’organismo per mantenere una condizione di omeostasi (tendenza naturale al raggiungimento di una relativa stabilità).

Si differenzia dalla medicina per il ragionamento clinico ed il tipo di diagnosi; infatti il focus per l’osteopata sono i movimenti corporei per evidenziare una funzione compromessa, chiamata in osteopatia “disfunzione somatica”.

Il percorso con noi

Durante la prima visita viene eseguita l’anamnesi, dove viene esaminato il trascorso della persona. È importante valutare eventuali traumi, interventi chirurgici o possibili abitudini sbagliate per determinare la causa del sintomo. Poi si passa alla valutazione posturale, dove vengono eseguiti una serie di test palpatori e di mobilità che danno all’osteopata informazioni circa lo stato in cui si trovano i tessuti. Successivamente viene effettuato il trattamento, composto, in base alle necessità, da tecniche strutturali, cranio-sacrali, viscerali o mio-fasciali.

In seguito, vengono eseguiti altri trattamenti volti a migliorare la sintomatologia e, se necessario, altri a scopo preventivo/di mantenimento, concordando insieme al paziente il piano terapeutico.

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