Se ti chiedessi qual è l’organo più grande del nostro corpo, a cosa penseresti? Fegato? Intestino? In realtà, l’organo più esteso e sorprendente è la pelle.

La pelle, infatti, possiede caratteristiche straordinarie che spesso vengono sottovalutate. Con una superficie che può raggiungere circa 2 metri quadrati, presenta variazioni di colore e texture che riflettono lo stato di salute del nostro organismo. La sua capacità di allungarsi fino al 50% senza rompersi, sopportando un peso fino a 10 kg ogni 10 centimetri quadrati, dimostra quanto sia resistente e flessibile.

Come osteopati, riconosciamo nella pelle un elemento fondamentale non solo come barriera protettiva, ma anche come parte integrante del nostro sistema di comunicazione e di equilibrio. La pelle, infatti, non è solo un involucro esterno: attraverso di essa, avvengono molteplici processi di adattamento, regolazione e connessione tra il nostro corpo e l’ambiente.

In questo articolo, approfondiremo il ruolo della pelle nel mantenimento dell’equilibrio osteo-muscolare e come una sua corretta cura e attenzione possano contribuire al benessere complessivo del nostro organismo.

La pelle, uno dei principali tessuti connettivi del nostro organismo, è composta da tre strati fondamentali che svolgono funzioni essenziali per la salute e il benessere generale.

Epidermide è lo strato più esterno della pelle, con uno spessore variabile tra 0,07 mm e 1,4 mm. La sua composizione di cheratina la rende la prima barriera protettiva contro agenti esterni come batteri, agenti chimici e danni meccanici, contribuendo a mantenere l’integrità dell’organismo.

Derma è lo strato intermedio che conferisce elasticità e resistenza alla pelle. Al suo interno si trovano numerose fibre elastiche e collagene, che permettono alla pelle di adattarsi ai movimenti del corpo e di recuperare la forma. Qui sono presenti anche i melanociti, le cellule responsabili della pigmentazione cutanea, che proteggono dai danni causati dai raggi ultravioletti.

Ipoderma, o tessuto sottocutaneo, varia notevolmente di spessore e contiene principalmente tessuto adiposo, che svolge un ruolo importante nell’isolamento termico e nella protezione degli organi sottostanti. Questo strato è attraversato da vasi sanguigni, linfatici e fibre nervose, che contribuiscono alla nutrizione e alla sensibilità della pelle.

La pelle, essendo lo strato più superficiale del nostro organismo, svolge un ruolo fondamentale come barriera protettiva contro l’ambiente esterno. La sua superficie è rivestita da un film superficiale costituito da sebo, sudore e detriti cellulari, che favoriscono l’allontanamento di agenti estranei e contribuiscono a mantenere l’equilibrio cutaneo. Tuttavia, la pelle non deve essere considerata un semplice rivestimento inerte: rappresenta, piuttosto, una struttura dinamica attraverso cui il nostro corpo entra in contatto con il mondo esterno. Questa funzione si manifesta anche attraverso l’assorbimento di sostanze, come creme e prodotti terapeutici, e tramite le numerose terminazioni nervose presenti nella pelle. Questi recettori sensoriali sono fondamentali per informare il sistema nervoso centrale su stimoli quali temperatura, pressione, vibrazione e dolore. Per questo motivo, la pelle può essere considerata uno dei principali organi di senso, sottolineando l’importanza di prendersi cura di essa anche nel percorso osteopatico, per favorire un equilibrio globale dell’organismo.

Essendo la prima barriera di protezione al mondo esterno, il sistema immunitario è fortemente specializzato. In genere la pelle ha un’ampia mobilità per permettere i movimenti del corpo, ad eccezione di quelle regioni dove la mobilità non è necessaria, come il palmo delle mani o la pianta dei piedi.

Oltre alle sue funzioni principali, la pelle svolge un ruolo fondamentale nella regolazione della temperatura corporea grazie alla sua vasta rete capillare e al meccanismo di sudorazione. La termoregolazione è controllata principalmente dall’ipotalamo, una struttura cerebrale che coordina le risposte del nostro organismo per mantenere la temperatura costante, intorno ai 37°C. Questo continuo dialogo tra la pelle e il sistema nervoso centrale permette al corpo di adattarsi efficacemente alle variazioni ambientali. In condizioni di equilibrio tra produzione e dispersione di calore, la cute contribuisce a mantenere una temperatura stabile in tutti i distretti corporei, sottolineando l’importanza di una buona salute cutanea e neurologica per il benessere generale.

La cute in osteopatia

Per tutte le funzioni appena descritte, la valutazione della pelle per l’osteopata ricopre un ruolo molto importante. In questo modo è possibile riconoscere se ci sono restrizioni di mobilità fasciale che si ripercuotono sulla cute, come ad esempio nelle cicatrici patologiche. Associata alla mobilità, si valutano anche eventuali alterazioni di temperatura o di umidità, manifestazione di infiammazione in atto. La consistenza della pelle ci dà informazioni circa lo stato di idratazione del tessuto in quella determinata zona del corpo o l’eventuale presenza di edema (anch’esso segno di infiammazione).

L’osteopatia, stimolando il sistema linfatico, risulta essere efficace anche in patologie della pelle, come ad esempio la dermatite. Con le tecniche di pompe linfatiche, infatti, si riesce a disintossicare dalle sostanze di scarto lo strato sottocutaneo permettendo la rigenerazione dei tessuti. Inoltre, bilanciando il sistema nervoso autonomo, si ha un effetto rilassante distendendo la cute.

Oltre questo il trattamento osteopatico sul cranio è in grado di migliorare la circolazione sanguigna e linfatica, aumentando il metabolismo intrinseco degli strati cutanei e quindi rallentando l’invecchiamento della pelle.

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